Dagli Anni ’70 ad oggi, Raffaele Della Fera, pittore, poeta e drammaturgo di rara sensibilità, ha ricercato la bellezza della Natura, intesa come ambiente, ma anche come paesaggio umano, su cui fondare una nuova etica dell’esistenza.
La sua produzione che, ancora attualmente, continua ad evolversi nel felice connubio tra estetica classica e innovazione stilistica contemporanea, costruisce un percorso neo-umanistico, con il recupero dell’anelito spirituale sotteso all’indole di ciascuno, nelle diverse tappe del proprio cammino terreno.
Ad affascinare il lettore e l’osservatore, la poetica artistica del suo ingegno versatile, che traccia un’architettura umana in cui la bellezza dell’anima crea un raccordo con la forza della memoria, presente in ogni espressione del suo multiforme talento.
Raffaele Della Fera sublima le difficoltà del passato e del presente con l’energia interiore, una forza propulsiva che spinge l’anima al rinnovamento.
La pittura rende omaggio al Creato, la poesia ai meandri più reconditi dell’interiorità, la drammaturgia al sacro fuoco della spiritualità ed alla conversione, sempre con quella magia che ha il potere di trasformare in humus nuovo anche i retaggi più dolorosi.
Si tutto spicca l’amore nelle sue diverse forme, ideale, carnale, intellettuale, in un processo di continua espressione di un sentimentalismo puro ed ispiratore di nuovi itinerari introspettivi.
Introduzione a cura di Stefania Marotti